Alzheimer: la silenziosa epidemia che colpisce i più vulnerabili

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alzheimer - Foto di Matthias Zomer: https://www.pexels.com

L’Alzheimer è una malattia degenerativa che causa il declino progressivo delle abilità cognitive, con particolare impatto sulla memoria, il pensiero e il comportamento. Questa malattia inesorabile costituisce una forma comune di demenza, con particolare incidenza nelle persone ultra sessantacinquenni. Nonostante molto sia stato fatto per capire questa patologia devastante, l’Alzheimer rimane a oggi senza cura definitiva.

Questa malattia prende il nome dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer, che per primo ne rilevò i sintomi nel 1906. Con l’invecchiamento della popolazione e l’aumento dell’aspettativa di vita, l’Alzheimer sta diventando un problema sanitario di proporzioni globali. Le stime attuali suggeriscono che oltre 46 milioni di persone in tutto il mondo siano affette da demenza, di cui l‘Alzheimer rappresenta la forma più prevalente.

sintomi alzhemeir - Foto di Kampus Production: https://www.pexels.com
sintomi alzhemeir – Foto di Kampus Production: https://www.pexels.com

I primi sintomi dell’Alzheimer includono difficoltà nell’apprendimento di nuove informazioni e nel ricordare eventi recenti. Con l’evolversi della malattia, si osservano alterazioni della capacità di ragionamento, di giudizio, di orientamento e dell’abilità linguistica. In molti casi, si sviluppano anche cambiamenti della personalità e del comportamento, tra cui l’apatia, l’ansia e l’aggressività.

Le prime fasi dell’Alzheimer possono essere difficili da rilevare, poiché i sintomi possono essere facilmente scambiati per segni normali dell’invecchiamento o dello stress. Tuttavia, la diagnosi precoce della malattia può fare una grande differenza in termini di gestione e cura. Attualmente, la diagnosi si basa su metodi clinici e neuropsicologici, uniti ad esami di imaging del cervello.

I soggetti più a rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer sono le persone anziane e quelle con una storia familiare di demenza. Altri fattori di rischio includono il diabete, l’ipertensione, l’obesità, il fumo, la depressione, l’assenza di attività fisica e mentale, la bassa istruzione e la dieta povera di nutrienti. Le donne sono più a rischio degli uomini, in parte a causa della loro maggiore aspettativa di vita.

I soggetti più deboli, quindi, sono quelli che presentano un’età avanzata, le persone con familiarità di demenza e quelle con stili di vita e condizioni di salute che aumentano il rischio. Questi soggetti meritano una particolare attenzione da parte di medici, amici e familiari per garantire una diagnosi precoce ed una corretta gestione della malattia.

cause alzheimer - Foto di Andrea Piacquadio: https://www.pexels.com
cause alzheimer – Foto di Andrea Piacquadio: https://www.pexels.com

I soggetti con Alzheimer diventano sempre più dipendenti dagli altri per le attività quotidiane man mano che la malattia progredisce. Questo rappresenta una grande sfida per i caregiver, spesso membri della famiglia, che devono affrontare sia le difficoltà pratiche che quelle emotive legate alla cura di un familiare con demenza.

Malgrado l’Alzheimer sia attualmente incurabile, le terapie esistenti possono aiutare a rallentare la progressione dei sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. I trattamenti sono solitamente una combinazione di farmaci, terapie non farmacologiche e supporto psicologico.

Nel complesso, l’Alzheimer è una malattia devastante che colpisce non solo i pazienti, ma anche i loro caregiver e le famiglie. La prevenzione e la gestione precoce possono aiutare a ridurre l’impatto di questa malattia, enfatizzando l’importanza di uno stile di vita sano, dell’istruzione e dell’attività cognitiva nell’invecchiamento. Allo stesso tempo, la ricerca scientifica sulle cause, sulla diagnosi e sulla cura dell’Alzheimer continua a essere fondamentale per combattere questa silenziosa epidemia.